DESIGNAZIONE ANTICIPATA: IL CASO ANGELINI

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Ultima modifica il Venerdì, 05 Aprile 2024 10:03
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La Designazione anticipata come baluardo contro abusi: il caso "Angelini"

 

Il Tribunale di Velletri ha nominato Thea Paola Angelini amministratrice di sostegno del padre Francesco, fondatore della farmaceutica Angelini. La decisione rispetta la volontà espressa da Francesco nel 2016 e sottolinea l'importanza della designazione anticipata di un amministratore di sostegno. Nonostante indagini passate su Thea Paola, la volontà del padre è stata onorata. Il caso evidenzia l'importanza di agire in anticipo per tutelare i diritti delle persone non autosufficienti e prevenire interferenze esterne.

 

In una sentenza di grande importanza per la tutela dei diritti delle persone non autosufficienti, il Tribunale di Velletri ha designato Thea Paola Angelini come amministratrice di sostegno di suo padre, Francesco Angelini, fondatore della farmaceutica Angelini, azienda titolare di marchi come Tachipirina e Amuchina.

La decisione giudiziaria è l'epilogo di un iter legale avviato nel settembre 2022. All'epoca, il Tribunale aveva riconosciuto a Francesco Angelini la piena capacità di intendere e di volere, delegando però al Giudice tutelare il potere di stabilire misure di sostegno. Va sottolineato che la nomina della figlia non è affatto casuale. Risale difatti al 2016 la volontà espressa da Francesco Angelini di affidare a sua figlia questo ruolo delicato, con una specifica designazione, prevista dall'art. 408, comma 1, del Codice Civile.

Di rilevante importanza è il fatto che nonostante Thea Paola e suo marito, Sergio Marullo Di Condojanni, fossero stati in passato al centro di indagini — poi archiviate — per circonvenzione di incapace e false comunicazioni sociali, il Giudice tutelare ha onorato comunque la volontà del padre nominando la figlia amministratrice di sostegno

Questo atto sottolinea l'importanza di designare in anticipo un proprio caro o altra persona di fiducia quale amministratore di sostegno, un meccanismo che il Codice Civile consente al Giudice tutelare di disattendere solo per "gravi motivi".

Questo caso diventa quindi un monito ad agire quando si è ancora nella piena facoltà di decidere: è prudente designare anticipatamente una persona di fiducia come proprio amministratore di sostegno, in modo che la nomina venga disposta dal Giudice nel caso sopraggiunga una situazione di non autosufficienza.

La designazione anticipata, redatta in forma scritta e preferibilmente registrata presso un notaio (in allegato è riportato un facsimile, relativo in particolare alla tutela del diritto alle cure), è una forma di tutela personale che previene l’eventuale nomina ad amministratore di sostegno o tutore di figure esterne, a volte “suggerite” al Giudice tutelare dai servizi sociali o sanitari per interessi che non coincidono con quelli della persona non autosufficiente. 

In definitiva, la designazione anticipata si rivela un baluardo contro abusi e interferenze, tutelando i diritti fondamentali della persona in questione. Come riscontrato dalle organizzazioni del Csa - Coordinamento sanità e assistenza (di cui l'Associazione tutori volontari fa parte) e dalla Fondazione promozione sociale, queste nomine di soggetti esterni estromettono molto spesso quel/quei familiare/i che in realtà tutelano i diritti della persona non autosufficiente, anche rivendicando le prestazioni negate dalle istituzioni, che quindi si pongono in atteggiamento oppositivo nei suoi confronti.

tutori.it

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